venerdì 14 ottobre 2011

Le Radici

Tutti, chi più chi meno, abbiamo un percorso di crescita che ci porta a spesso e volentieri a stravolgere completamente noi stessi no? Crescere molte volte vuol dire modificare i nostri punti di vista ampliandoli eccetera eccetera. Almeno un percorso di crescita lo auguro a tutti eh? Altrimenti, senza crescita, non si possono apprezzare le caratteristiche della vita, sia belle che brutte.
Ecco tornando al punto, quello che mi domandavo era: il cambiamento può/deve farci dimenticare quello che eravamo prima?
Ci sono persone (ormai sempre più poche per quello che penso io) che veramente partono dal basso della società e riescono ad arrivare alla vetta esclusivamente con le loro forze, buttando sangue su sangue per guadagnarsi quello che merita. E questa tipologia di persone ha il mio massimo rispetto, cioè ti fai un mazzo quanto una casa per trent'anni e ottieni quello che hai sempre desiderato, e giustamente guai a chi te lo tocca. Eh ma quello che eri prima? Perché c'è gente che si realizza nella vita e manda tutta la sua umiltà a puttane eh!
Dei scesi in terra a giudicare persone che hanno la stessa determinazione che avevi tu, ma che il destino non ha premiato. Lo so mi sto soffermando di più sul campo lavorativo, ma di questo voglio parlare.
Tu che provieni da una famiglia umile, che si è spaccata la schiena sui campi per farti studiare, e in quei campi ci hai lavorato pure tu eh! Ricordatele certe cose, non le mettere nel cruscotto della BMW che ti sei appena comprato, come fai a dimenticare quello che è il tuo passato, la tua storia, le tue radici!
Ma io fossi tuo padre ti prenderei a colpi di girello sulla schiena.
Quello che siamo è importante, lo è altrettanto quello che saremo, ma quello che eravamo lo è ancora di più. Le nostre esperienze accompagnate dai nostri sbagli, sono la nostra base e senza una base non si può costruire nulla.
Le radici ci tengono attaccati al mondo e proprio come per le piante, ci permettono di nutrirci e crescere.

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