sabato 3 settembre 2011

Via del Balcone n°3


Quasi tutte le case hanno un balcone o comunque una finestra che dà su una strada; e se per caso non viviate in una casa del genere forse forse vi invidio un pochino, spiegandovi magari il perchè.
Tutto nacque nella mia testa qualche anno fa, quando cominciai a chiedermi (come fanno tutti eh, è una cosa fisiologica e fondamentale per la crescita personale e sociale di un individuo. Che ho detto?): Ma alla gente quanto piace farsi i fattacci degli altri?
Il balcone, signori, è un elemento indispensabile per chi vuole intraprendere questa strada costellata di pettegolezzi e frecciatine conservate per l'occasione. Di gente che ci spia ce n'è tanta e di tutte le specie insomma! Sia nella vita reale, sia in quella virtuale, vuoi o non vuoi qualcuno che si fa i cazzi nostri c'è. E allora, signori, (con un accento italo-tedesco degno del sommo Benny 16) vi chiedo: Ccomme zi zpiano le perzonne?
Qui nel mio vicinato ho tante fonti da cui prendere spunto che potrei tranquillamente finire di scrivere domani (Tanto non c'hai un cazzo da fare direste voi), ma per fortuna vostra mi limiterò a parlarvi di tre simpatiche signore (Con questo non voglio dire che la categoria abbia solo le donne, ma purtroppo gli impiccioni maschi qui da me vanno a lavoro e non li vedo spesso.)

Desperate Telltales 1

Il mio primo soggetto è una signora tracagnotta che abita al primo piano in un palazzo vicino al mio. Signori avete letto bene? Primo piano. La culla del pettegolezzo, il Santo Graal dello Sparlianesimo è il primo piano. Praticamente hai la strada in casa e per poco i fatti (sempre altrui eh!) con cui dipingi la tua giornata non succedono tra i tuoi muri solo perché abbiamo avuto il buon senso di inventare le porte.
Ma tornando a noi, personalmente posso dire di non aver mai visto questa donna dentro casa. Ogni volta che esco o che mi affaccio dal balcone (rare volte eh! Soffro un po' di vertigini ed abito al quinto piano fate voi) lei c'è. Sta lì sia col sole che con la pioggia, rappresenta per me una costante dell'universo ed osserva tutto! Chi passa, chi non passa, chi passa con chi, chi passa con cosa, chi passa all'indietro, di traverso, di lato, a trapezio isoscele ecc, ecc...
La cosa più bella (parolone!) è il suo sorrisetto; ti guarda come se tu stessi spacciando e i tuoi clienti fossero dei bambini di 6 anni, quando in realtà sei andato semplicemente a comprare il pane santiddio. E poi magari tu le butti un'occhiata facendole capire che non è cortese fissare la gente in quel modo e lei che fa? Se ne sbatte altamente i coglioni. L'ho detto che è una costante dell'universo.

Desperate Telltales 2

Questa signora per fortuna non abita proprio vicino da me, però passo dal suo balcone tutte le volte che esco. La particolarità di questa signora è l'acqua; la sua strada è sempre bagnata perché stende dalla mattina alla sera. Dico ma cos'hai in casa? Una squadra di rugby? Un plotone dell'esercito? Ospiti una banda di criminali? No perché è casalingamente impossibile che tu stenda a tutte le ore.
In realtà la mia teoria è che la “gentil dama” ogni qualvolta senta qualche rumore per strada, si catapulti fuori per controllare che tutto vada bene. Manco fosse Batman dico io...
Mi sono immaginato più volte la scena. A cena lei e il marito stanno mangiando normalmente (non so se ci siano i figli perché sono delle teste di cazzo e me ne fotte poco) e all'improvviso si sente un rumore in strada (fate voi: una porta che sbatte, un urlo, un allarme, il cane che improvvisa un concerto...) allora lei preoccupata perché presa alla sprovvista urla al marito: ”Presto amore, dammi la camicia!” nemmeno il tempo di finire la frase che è lei a strappare la camicia al marito (EHI! Non fatevi filmini porno!) e la butta nel lavandino inzuppandola d'acqua. Con corsa scattante si precipita sul balcone e con una “non scialanza” da fare invidia alla Carlà Bruni, stende la camicia osservando con sguardo arcigno la strada.
Ragazzi io l'ho vista stendere anche alle due di notte, quindi avrò pure il diritto di farmi queste idee!

Desperate Telltales 3

Il terzo e ultimo soggetto (urla dagli spalti!) è una signora che sta poco lontano da me. Lei è più tecnica delle altre, perché non passa la maggior parte sul balcone, ma esce ad intervalli di tempo regolari. Questi intervalli possono variare nei giorni: un'ora; mezz'ora; due ore, a seconda di come si sveglia la mattina. “Ah oggi mi sa che ogni mezz'ora butto un'occhiatina!”.
La sua scusa per uscire è sbattere con un battipanni tutto lo sbattibile: cuscini; tappeti; vestiti; lenzuola; tovaglie, avesse un gatto lo sbatterebbe pure, ne sono convinto!
E quindi lei sta lì con il battipanni e guardarsi intorno per vedere se c'è la macchina di Tizio, se Caio è rientrato da lavoro, se Sempronio ha annaffiato le piante e tante altre cose. Il divertimento sta nel vedere che, passati 15 minuti, lei è ancora lì a sbattere quel cuscino che ormai può essere usato come sottiletta per il pane, ma poco importa cazzo perché lei non ha finito di controllare! E non t'azzardare a chiamarla a casa mentre fa il suo regolare controllo perché potrebbe venire a casa tua e usarti come prossimo bersaglio del battipanni.

Avete capito come si sta? Certe volte sono grato per le mie vertigini (lievi eh!).

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