martedì 11 gennaio 2011

Bambini ormai non lo si nasce più.

Spesso mi ritrovo a riflettere sull'infanzia e non sulla mia, ma sul concetto che ho di essa. Quando finisce? E perché soprattutto?
L'infanzia dicono sia il periodo che più di tutti forma il carattere della persona e mi stupirei se non fosse altrimenti. Però oggi l'infanzia stenta a sopravvivere.
Adesso ad 8 anni sei già un ragazzino, quando prima lo diventavi a 12-13 anni e conservavi quella purezza che dovrebbe spettare a tutti. Non si inventano più storie oggi, tuttalpiù te le propinano i videogames. Perché sforzare la fantasia quando puoi avere una fantastica avventura tutta pronta nelle tue mani? Prima ai bambini si compravano le costruzioni per stimolare l'intelletto, adesso io ai bambini regalerei giocattoli, ma giocattoli veri! Soldatini, animali di stoffa, bambole e pupazzi di tutti i tipi. “Tieni figlio mio, adesso vai! Creati la tua storia, fai vivere quei personaggi, inventa paesaggi e culture solo così potrai ampliare i tuoi orizzonti”. Questo direi a mio figlio.
La perdita dell'infanzia è un qualcosa che non possiamo permetterci, la spensieratezza deve rimanere nell'animo dei nostri bambini per evitare che diventino adulti troppo presto e con troppo stress.
Inutile dire che prima o poi quel lato che non è stato sfamato pretenderà la sua parte ed ormai sarà troppo tardi, così ci ritroveremo adulti papponi incapaci di prendere decisioni.
Credo fermamente che i nostri bambini abbiano troppe distrazioni malsane (tv, computer, videogames, ecc...) e ogni volta mi rattristo vedendo qualche bambino che non ha mai inventato una storia nei suoi giochi.

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